Le risaie
Nel Vercellese, verso la metà di aprile, vengono allagate le risaie. In questo periodo il paesaggio cambia radicalmente, tanto che, noi meridionali (lo sono di origine), quando venimmo al nord, lo chiamammo “il mare a quadretti”, non avendo mai visto niente di simile.
Le risaie sono suddivise in aree rettangolari delimitate da argini che impediscono all’acqua di defluire. Una fitta rete di canali, regola un complesso sistema di chiuse e varchi, e garantisce la circolazione delle acque in un territorio molto esteso: Vercellese, Novarese e Lomellina.
Ecco un ricordo del noto scrittore Sebastiano Vassalli
“Quando noi pensiamo alle risaie, di solito pensiamo al loro momento più poetico e al loro aspetto più bello: a quella stagione primaverile, tra aprile e maggio, in cui la “Bassa” si riempiva d’acqua e le risaie tutte insieme diventavano un mare, che rifletteva le stelle e le Alpi cariche di neve. Quella stagione durava poco meno di un mese: poi, lo specchio dell’acqua incominciava a coprirsi di verde, e poi ancora, nel volgere di pochi giorni o di poche settimane, si vedeva soltanto più il riso. Il mare si trasformava in un’immensa prateria e la prateria incominciava a popolarsi di rane”.
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