Un paese di radici e orizzonti – SICILIA

Un paese di radici e orizzonti – SICILIA

Sicilia: da Palermo ad Agrigento, passando per i mosaici di Piazza Armerina e le cattedrali barocche.

La Sicilia è la maggiore isola del Mediterraneo e con le Egadi, Eolie, Pelagie, Ustica e Pantelleria forma una regione autonoma con propria potestà legislativa.

Crocevia di svariate civiltà che si sono avvicendate nella dominazione dell’isola, ha ereditato da ciascuna di esse sia un tassello del mosaico che compone il tipico carattere del popolo, sia le testimonianze straordinarie di un patrimonio culturale e artistico raramente eguagliato nel mondo.

Un clima mite, un ambiente naturale con isole e isolotti meraviglioso, alcune tra le più belle spiagge del Mediterraneo, con fondali marini incontaminati, vulcani attivi, monti, pianure e città dal volto barocco affascinante e intrigante, fanno della Sicilia una delle mete turistiche più originali del Mediterraneo e del mondo.

Il capoluogo Palermo, proteso su un’ampia insenatura ai piedi del monte Pellegrino, Palermo era annoverata in epoche antiche tra le più fiorenti città dell’area mediterranea. Nonostante i segni di un’incuria di lunga durata, è oggi una città estremamente affascinante che nasconde autentici gioielli d’arte, ereditati dai periodi di splendore arabi, normanni e spagnoli.

L’imponente Palazzo dei Normanni, con la cappella Palatina, rappresenta la ricchezza dello stile arabo-normanno, con il soffitto ligneo a stalattiti e i mosaici (XII sec.) che sono tra i più belli di tutta l’arte bizantina. Altri stupendi mosaici si possono ammirare all’interno della Martorana, una chiesa del XII secolo, più volte rimaneggiata.

A tavola, in Sicilia, si inizia sempre con gli antipasti, come cardi e carciofi passati in pastella e fritti, gli arancini, gli insaccati di Chiaramonte Gulfi o di Sant’Angelo di Brolo, le olive “acciurate” (annegate nell’olio extravergine d’oliva con profumi locali), e poi, la caponata, a base di melanzane.

Immancabili le panelle, fatte con farina di ceci, e poi i formaggi di latte vaccino o di pecora (dal caciocavallo al maiorchino, dall’ericino al piacentino). Tra i primi, spicca il timballo di anelletti al forno, poi la pasta con le sarde, la pasta con i tenerumi (germogli della pianta di zucchine lunghe), la pasta alla trapanese (con il pomodoro crudo e l’aglio), e la pasta alla ‘Norma’ con il sugo, le melanzane fritte e la ricotta salata.

Il pesce è il re indiscusso dei secondi (anche se spesso lo è anche dei primi piatti), in genere cucinato al forno o alla brace, come il pesce spada, il tonno o le spigole. Le sarde a beccafico sono degli involtini di sarde ripieni di pangrattato, pinoli e uva sultanina. Tra le carni, da citare il capretto, tipico per il lunedì pasquale, e le gustose salsicce fritte o alla brace. Il contorno tipico è l’insalata di pomodoro, finocchio, cipolla e lattuga. Caratteristico di molte preparazioni è l’agrodolce, realizzato con l’aggiunta di mandorle, pinoli, uvetta, nocciole o pistacchi.

Tra i dolci, la regina indiscussa è la cassata, e poi i cannoli, i buccellati a base di marmellata di fichi, la frutta martorana, a base di zucchero e farina di mandorle, i cuddureddi al ripieno di miele (oppure ricotta o frutta candita), i dolcetti alle mandorle e le reginelle, biscotti ricoperti di sesamo, di tradizione araba. Da non dimenticare poi i gelati, i sorbetti e le granite.

Condividi questo post

Lascia un commento