Valentine’s day

Valentine’s day

Il 14 febbraio è una data nota in tutti i Paesi del mondo: è la festa dell’amore romantico e ricorda il giorno della morte di Valentino, santo nato a Terni  nel 175 d.C. e divenuto, in giovane età, vescovo della sua città.

La festa fu voluta da Papa Gelasio I, che scelse la data del 14 febbraio in concomitanza con l’antica festa pagana dei lupercalia, molto diffusa nel periodo romano e che faceva riferimento ai riti della fertilità, ponendosi come tentativo della Chiesa cattolica di cristianizzare i riti pagani in uso in quell’epoca.

Secondo la tradizione, San Valentino fu individuato come santo protettore degli innamorati per i numerosi miracoli che fece e per aver unito in matrimonio il legionario romano Sabino ed la giovane cristiana Serapia, sposalizio non accettato socialmente per le differenti provenienze religiose dei due sposi.

Ancora oggi, a Terni, si celebra, nella basilica dedicata al Santo e dove si conservano le sue spoglie, la festa della promessa, in cui le giovani coppie in procinto di sposarsi fanno il loro voto d’amore e le coppie, già unite in matrimonio da tempo, rinnovano le loro promesse e l’impegno del loro legame.

Il collegamento tra san Valentino e la festa dell’amore romantico è però successiva: pare risalga ad un periodo tra la metà del 1300 e il 1400, forse in occasione del fidanzamento tra Riccardo II d’Inghilterra e Anna di Boemia.

I “valentine” sono i biglietti d’amore con le sagome dei simboli dell’amor romantico (cuori, colombe, Cupido). La più antica “valentine” risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d’Orléans, detenuto nella Torre di Londra, alla moglie, chiamandola “ma très douce Valentinée”.

La celebrazione dell’amore romantico si propone negli Stati Uniti, intorno alla metà dell’Ottocento, con la stampa di teneri biglietti da inviare in quel giorno alla persona amata, e solo successivamente, nel ‘900, si instaura la tradizione di unire al biglietto fiori, dolci o gioielli.

Comunque sia celebrato, è un’occasione per festeggiare le persone che amiamo, per ricordarci, oltre il romanticismo, che l’amore è una “traccia” profonda nel percorso della nostra vita.

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